La Via del Biologico Soncino

Le Radici di Soncino Proprietà Terapeutiche
La Via del Biologico Soncino
1 Giu

La Via del Biologico Soncino

La Via del Biologico Soncino. Produrre secondo il metodo biologico non è un ritorno al passato, è invece una forma avanzata di agricoltura che richiede buone conoscenze e molto impegno che si rispecchia nella genuinità dei prodotti del territorio cremonese.

La Via del Biologico Soncino – Le Radici di Soncino

Le radici, un simbolo per gli innamorati. Ovidio racconta, che il Dio Sole nell’abbandonare la giovane Elitra che l’amava perdutamente, la trasformò nel fiore della cicoria. Ma l’amore della giovane era tanto grande che essa continuò a seguire con lo sguardo la via percorsa dall’amato nell’allontanarsi. Il miracolo si rinnova continuamente poiché l’azzurro fiorellino della cicoria segue il movimento dell’astro celeste come il fiore del girasole.

La Via del Biologico Soncino – Proprietà Terapeutiche

Questo particolare ortaggio fa parte del genere delle cicorie, si pensi che sono menzionate da Greci e Romani per le loro proprietà curative, depurative e medicamentose. Le radici hanno proprietà terapeutiche sorprendenti tanto da essere messe ai primi posti nella medicina fitoterapica. E’ un depurativo eccezionale contenente inulina che produce benefici effetti sull’intestino e sul sangue. Il raccolto avviene in autunno e si possono consumare per tutto l’inverno.

La Via del Biologico Soncino – Sagra delle Radici

Dal 1967 a Soncino alla quarta Domenica di ottobre si tiene la Sagra delle radici, è un’ottima occasione per rivivere festosamente in piazza la degustazione di questo magico frutto della terra. La Pro Loco organizza questa festa che illustra un prodotto dell’agricoltura locale, unico al mondo: la radice amara. Si consuma come una verdura, è buona e gustosa; ma fa bene come una medicina. Ha la forma di una carota e viene raccolta in autunno-inverno per giungere sulle tavole dei buongustai di tutta Italia e dell’Europa.

Durante la festa, un folto gruppo di uomini e belle ragazze, con il tradizionale costume dei popolani del tempo passato, fanno cuocere, in grossi pentoloni, le radici preparate il giorno precedente in acqua e limone e le distribuiscono con salamelle e buon vino novello ai tavoli sistemati sotto i portici della incantevole piazza del Comune. Fanno corona banchetti con l’esposizione di prodotti enogastronomici, artigiani del ferro, cotto e oggetti curiosi.